Polonia 2014
Sulle strade di san Giovanni Paolo II°
Parrocchia di Vedano Olona
Ogni viaggio è … avventura, arricchimento, crescita e ... una boccata
d’ossigeno nello scoprire culture diverse e differenti modi di vivere.
Questo viaggio è stato un pellegrinaggio, sui passi di un Santo moderno, capace
di scuotere mondi interi e, nello stesso tempo, la coscienza personale di
ciascuno.
La sua terra, la Polonia, è un paese orgoglioso, ha gente semplice e con
una grande fede, nonostante porti le ferite degli orrori di una guerra e di una
dittatura ancora ben presenti nella memoria.
Il mistero del male presente ad Auschwitz è contrapposto alla fertilità del
bene, testimoniato dai numerosi Santi e Beati, fra questi Giovanni Paolo II, ma
anche Suor Faustina, Padre Kolbe e Padre Popieluszko.
Il nostro gruppo, vivace e sensibile, ha meritato l’appellativo di
“puntuale e attento” dalle guide locali e soprattutto, dalla dolce Isabel,
nostra guida e traduttrice polacca. Abbiamo vissuto parecchi momenti di
riflessione, di lutto nel campo di sterminio, abbiamo pregato… ma abbiamo anche
potuto apprezzare la buona musica sulle note di Chopin, abbiamo ballato con il
gruppo folkloristico locale e anche in
piazza, con gli artisti di strada… Con don Daniele non manca mai una “ sana cantata”, in gruppo, con la sua
voce convincente e trascinatrice di popoli, stranieri compresi. Abbiamo
apprezzato molti patrimoni dell’umanità:
il centro storico di Varsavia, il santuario del Sacro Monte di Kalvaria
Zebrzydowska, la miniera di sale di Wieliczka, sempre contornati dalle immagini
del Santo Papa e di quelle della Madonna Nera di Czestochowa. In ogni luogo la
sua icona ci ricorda di essere Madre e Guida e ci conferma che “è dolce esser suoi figli”.
Ci sono stati anche incontri che ci hanno fatto sorridere, come quello col
drago di Cracovia, che sputa fuoco, quello con il mondo dei piccoli gnomi di
Breslavia che scatenano simpatia perché prendono in giro gli uomini, ed alcune
leggende che danno nomignoli buffi alle persone, come quella del prete
“coccinella”.
Ma noi siamo sempre stati tranquilli con il nostro don Daniele, che ha
scelto fra i vari simboli quello del “pollo ruspante” , tipico piatto della
“Pollonia”. Dobbiamo dire grazie alla simpatia del nostro don e alla sua
attenta guida spirituale. Un grazie grande a Loredana, guida competente e
precisa, e al suo giovane collega Stefano per non averci mai persi di vista.
E, per concludere, noi che di Vedano non siamo, vogliamo ringraziare in
modo particolare tutti i partecipanti: infatti, fin da subito ci siamo sentiti
ben accolti e parte di un gruppo che, nel corso di una sia pur breve settimana,
ha condiviso esperienze e momenti di grande intensità e commozione.
Lidia
e Claudio Conigliaro